Si è concluso presso il Padiglione Rama all’Ospedale dell’Angelo di Venezia il VI° Convegno “Il dolore evitabile”, evento voluto dal Centro Regionale toscano “contro il dolore inutile” del tribunale per i diritti del malato e organizzato in collaborazione con l’ULSS 12 Veneziana.
Con la Legge 38 del 2010 si è voluto affermare il diritto soggettivo a non soffrire ed è per questo diritto che anche nel Piano Socio-Sanitario le cure palliative vengono fatte rientrare nei LEA.
Il Convegno è nato dal bisogno di promuovere la cultura del dolore così come auspicato dalla stessa Legge 38 del 2010; è stato suddiviso in tre sessioni: il dolore cronico, la dimensione etica e culturale del dolore e il dolore acuto. Sebbene la centralità del trattamento del dolore ruoti attorno ad una farmacologia adeguata ed assume più la connotazione di un problema fisico, gli interventi, in particolare quelli della sessione centrale, hanno offerto nuovi focus di interesse che potrebbero coinvolgere ambiti e figure professionali diverse da quelle del Medico e dell’Infermiere.
La Redazione ha deciso di pubblicare questa notizia poiché nelle realtà riabilitative si aprono spesso nuovi scenari di intervento; il bisogno di rilevare il dolore in quei soggetti che presentano un importante decadimento cognitivo coinvolge attualmente gli Infermieri , ma certamente si guarda anche alle altre Professioni che interagiscono con questi malati. D’altro lato poi non bisogna dimenticare che se l’approccio privilegiato al dolore è quello di tipo farmacologico, esiste anche una soggettività modulata da aspetti psicologici, ma anche culturali e l’interazione comunicativa resta uno strumento necessario.