26/11/2019 - ELEZIONI COMMISSIONI D’ALBO DEI LOGOPEDISTI ORDINI TSRM-PSTRP

Autore: Redazione

 

elezioni

 

CANDIDATURE DI LISTA PER LE COMMISSIONI D’ALBO DEI LOGOPEDISTI PRESENTATE AGLI ORDINI


FRIULI VENEZIA GIULIA
 

Commissione d’Albo TRIESTE-GORIZIA-UDINE-PORDENONE
Commissione d’Albo TRIESTE-GORIZIA-UDINE-PORDENONE


Consiglio Direttivo TRIESTE-GORIZIA-UDINE-PORDENONE

TRENTINO ALTO ADIGE
 
Consiglio Direttivo TRIESTE-GORIZIA-UDINE-PORDENONE


TRENTINO ALTO ADIGE
 


Commissione d’Albo BOLZANO
 
 
Commissione d’Albo BOLZANO

 

 


Commissione d’Albo TRENTO
 

VENETO
Commissione d’Albo TRENTO

 


VENETO


Commissione d’Albo ROVIGO

Commissione d’Albo ROVIGO



Commissione d’Albo TREVISO-BELLUNO-VICENZA

Commissione d’Albo TREVISO-BELLUNO-VICENZA



Commissione d’Albo VENEZIA PADOVA
 Commissione d’Albo VENEZIA PADOVA

 
Volantino PD VE logopedisti in ordine1

 reminder elezioni VE PD

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Commissione d’Albo VERONA

Di seguito riportiamo l’articolo sulle Commissioni d’Albo già pubblicato nella Commissione d’Albo VERONA


Di seguito riportiamo l’articolo sulle Commissioni d’Albo già pubblicato nella
pagina Facebook di FLI

Nelle prossime settimane, un appuntamento fondamentale attende i logopedisti e gli altri professionisti della salute iscritti al cosiddetto “maxi Ordine”.

Dopo la fase di iscrizione, tra novembre e dicembre si svolgeranno le elezioni delle Commissioni di albo locali.

Che cosa significa? E perché è fondamentale partecipare con il proprio voto?

Ne abbiamo parlato con il presidente della Federazione Logopedisti Italiani, Tiziana Rossetto. Ecco che cosa ci ha spiegato

 Che cosa sono le commissioni di albo?

“Le commissioni di albo sono organi collegiali, costituiti da 5, 7 o 9 rappresentanti, a cui sono affidati il governo e la gestione di ciascuna professione.

Sono le commissioni che propongono al consiglio direttivo l’iscrizione dei nuovi membri (dunque, che vagliano i titoli), che garantiscono la tutela contro l’abusivismo professionale ed esercitano il potere disciplinare, avviando istruttorie adeguate in caso di denunce di violazione del codice deontologico.

Sono sempre le commissioni che si occupano di proporre politiche legate alle problematiche del territorio, collaborando con le autorità locali, e che perseguono obiettivi su formazione ed ECM”.

 Quando si vota?

“Tra metà novembre e metà dicembre, durante i weekend. Ci sono calendari locali diversi, ma in generale le elezioni si svolgono in un lasso di tempo compreso tra 1 e 3 giorni al massimo (tra cui sempre almeno un festivo, come previsto dalla legge). Negli Ordini interprovinciali sono previsti anche seggi itineranti”.

 Chi può votare?

“Possono votare tutti gli iscritti all’albo. E allo stesso modo, tutti gli iscritti sono eleggibili e dunque possono proporre la propria candidatura, in liste da 5 componenti o anche correre singolarmente. Si resta in carica per quattro anni”.

 Come si vota?

“Ciascun iscritto dovrebbe aver ricevuto via posta certificata dalla Federazione Nazionale Ordini TSRM-PSTRP un’informativa sui propri diritti di iscritto, tra cui ovviamente rientra anche il diritto di voto per le commissioni di albo e per il consiglio direttivo.

Se non lo avete ancora fatto, prestate attenzione alle comunicazioni ricevute tramite pec, all’indirizzo che vi ha assegnato il vostro Ordine di riferimento. Lì troverete senz’altro tutti i dettagli utili per poter votare, considerando che, al di là delle informazioni di massima che abbiamo già citato (come quelle su calendario generale ed eleggibilità), ci sono poi specifiche a livello territoriale.

Inoltre, anche le associazioni professionali maggiormente rappresentative, come la Federazione Logopedisti Italiani, hanno provveduto a informare i propri iscritti. In ogni caso, è fondamentale leggere attentamente le indicazioni relative alla convocazione dell’assemblea per il rinnovo delle cariche. Quello è l’appuntamento a cui non mancare”.

Abbiamo accennato anche all’elezione del consiglio direttivo. Di cosa si tratta?

“In alcuni Ordini entro dicembre 2019 bisognerà anche rinnovare il consiglio direttivo. Questo è l’organismo che governa e amministra l’Ordine. È costituito da 13 componenti, 4 dei quali devono essere espressione delle professioni sanitarie dell’area della riabilitazione.

Anche qui, i canali di informazione sono gli stessi: la pec e le associazioni maggiormente rappresentative.

Personalmente, auspico e chiedo uno sforzo a tutti i colleghi che hanno vissuto con noi questi lunghi e impegnativi venti anni di lavoro – continuo e volontario – per arrivare a ottenere l’Ordine: ora andate a votare.

Mi auguro che ogni logopedista iscritto partecipi a queste elezioni. Un grande afflusso al voto dimostrerebbe infatti la consapevolezza e la maturità di una professione pronta a nuove, grandi sfide.

Come Federazione, stiamo sostenendo liste e singoli candidati in tutta Italia: abbiamo fatto un grande lavoro di reclutamento sul territorio, individuando colleghi di esperienza, ma anche molti giovani, che si stanno avvicinando con energia ed entusiasmo al governo della professione. A breve pubblicheremo l’elenco dettagliato sul nostro portale”.

Anche la Federazione Logopedisti Italiani è prossima a un grande cambiamento…

“Dopo avere raggiunto l’obiettivo dell’Ordine (sancito dalla legge 3 del 2018), la Federazione ha accompagnato il processo di implementazione delle iscrizioni all’albo.

Ora lascerà il posto ad albi e Ordini nella tutela della professione contro l’abusivismo e trasformerà la propria mission, incentrandola sulla ricerca scientifica, secondo quanto prevede la legge 24 del 2017 – la cosiddetta “legge Gelli”.

Questa norma ha l’obiettivo di aumentare il livello di sicurezza delle cure e identifica le associazioni tecnico-scientifiche come garanti della sottoscrizione di linee guida e buone pratiche, con riferimento diretto alla responsabilità dei professionisti della salute”.

Dunque FLI si orienterà sull’ambito di formazione e ricerca.

“La Federazione è già stata promotore e sottoscrittore di moltissime linee guida: solo per citare un paio di esempi, proprio in questi giorni si è conclusa la Consensus Conference sui disturbi primari del linguaggio avviata tre anni fa da FLI e CLASTA, mentre lo scorso 24 ottobre, a Firenze, è stata presentata la traduzione delle linee guida sulla balbuzie realizzata da un team di specialisti e sostenuta e patrocinata dalla Federazione.

La Federazione ha cominciato a cambiare già da quest’anno, a partire dalla quota d’iscrizione, che è stata ridotta per permettere a tutti di partecipare e dare il proprio contributo. Per farlo, abbiamo modificato la nostra organizzazione, che è diventata più snella: nazionale, ma con referenti in ogni regione. Lavoreremo in task force competenti per progetto e ci occuperemo di formazione a 360 gradi, in sinergia con le commissioni di albo.

Ora che il governo della professione è stato normato, riteniamo che in Italia manchi ancora un tassello fondamentale: l’organizzazione della ricerca.

Nel 2019 FLI festeggia i suoi 30 anni. Abbiamo deciso che il modo migliore per celebrare questo compleanno fosse un bilancio di attività che tiene conto del contesto mutato in cui ci troviamo oggi.

Quello che serve ora alla nostra professione è qualcuno che si occupi in maniera strutturale e prioritaria di ricerca e dati di efficacia che dimostrino l’importanza della clinica logopedica.

Pensiamo anche che sia fondamentale allargare lo scenario, con progetti e collaborazioni internazionali. Negli ultimi anni abbiamo stretto e rafforzato relazioni con i principali organismi che rappresentano la nostra categoria in Europa e nel resto del mondo, come il Royal College of Speech and Language Therapists, il Comitato permanente dei logopedisti europei (CPLOL), l’International Communication Project (ICP).

Di recente abbiamo anche presentato diversi studi alla conferenza mondiale sulla Bioetica dell’UNESCO, con un ottimo riscontro. Questa è la direzione che la FLI ha scelto e che caratterizzerà d’ora in poi la nostra attività”.

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